Negli ultimi anni, l'installazione di impianti fotovoltaici in Italia ha registrato una crescita significativa, spinta da una combinazione di fattori economici, ambientali e politici. Le iniziative statali hanno reso queste tecnologie più accessibili, rendendo possibile il passaggio al fotovoltaico per un numero crescente di consumatori.
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La maggiore consapevolezza sulle questioni ambientali, alimentata da fenomeni climatici estremi, ha ulteriormente incentivato il cambiamento verso fonti di energia rinnovabile. Inoltre, le tensioni geopolitiche in Europa hanno influenzato il mercato dell'energia, causando un aumento dei costi dei combustibili fossili e, di conseguenza, delle bollette energetiche.
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Le recenti disposizioni sulle "Case Green" rafforzano ulteriormente l'urgenza di adeguarsi agli obiettivi europei previsti per il 2030 e il 2050. In questo contesto, è fondamentale comprendere le agevolazioni fiscali disponibili per l'installazione di impianti fotovoltaici nel 2025 e le possibili evoluzioni rispetto alle attuali detrazioni.
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Ecco una panoramica dettagliata delle principali misure e bandi disponibili.
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Piano Transizione 5.0 per Imprese

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta l’evoluzione del precedente Transizione 4.0, con l’obiettivo di promuovere investimenti in tecnologie green e digitali, favorendo la transizione ecologica e l'efficienza energetica nelle imprese italiane. Grazie a una dotazione rafforzata dal programma REPowerEU, questo piano mira a sostenere settori strategici come il manifatturiero, le energie rinnovabili e l’automazione industriale, contribuendo all’autonomia energetica e alla riduzione delle emissioni di CO2.
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Cosa cambia nel 2025?
Il governo ha introdotto quattro modifiche principali per rendere il Piano Transizione 5.0 più efficace e attrattivo:
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- Cumulabilità totale con altri incentivi: Il credito d’imposta è ora cumulabile con tutte le misure di incentivo, inclusi fondi europei e regionali, a condizione che non vi sia doppio finanziamento per gli stessi costi.
- Unificazione degli scaglioni di investimento: I primi due scaglioni (fino a 2,5 milioni e tra 2,5 e 10 milioni di euro) sono stati unificati, mantenendo le aliquote più alte, favorendo così in particolare le PMI.
- Maggiorazioni per il fotovoltaico: Sono previsti incentivi differenziati per i pannelli fotovoltaici in base alla tipologia, con aliquote del 30%, 40% e 50%.
- Semplificazioni operative: Le procedure per la sostituzione di macchinari obsoleti e i progetti gestiti da ESCo sono state semplificate, introducendo la presunzione automatica di efficientamento per contratti EPC.
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Esclusione degli incentivi per beni immateriali
Dal 2025, non saranno più previsti incentivi per beni immateriali come software, in linea con le nuove priorità del piano, che si concentrano esclusivamente su beni materiali e impianti energetici.
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Requisiti e Beneficiari
- Gli investimenti devono essere finalizzati all’efficienza energetica o all’adozione di tecnologie innovative.
- I beneficiari includono imprese italiane di tutti i settori, con priorità per quelle attive in ambiti strategici e orientate alla sostenibilità .
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Scadenza
Le agevolazioni del Piano Transizione 5.0 saranno disponibili fino al 31 dicembre 2025, salvo esaurimento del tetto di spesa di 2,2 miliardi di euro. La consegna dei beni deve avvenire entro il 30 giugno 2026, con ordine accettato e acconto del 20% entro il 31 dicembre 2025. Una proroga al 30 aprile 2026 per la rendicontazione è in fase di valutazione, con termine finale per la chiusura delle pratiche fissato al 30 giugno 2026.

Bonus Fotovoltaico per Privati (Ecobonus 50%)

Il Bonus Fotovoltaico 2025 rientra nell'Ecobonus, l'incentivo generale per l'efficientamento energetico degli edifici.
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Cosa cambia nel 2025?
- Prima casa: Detrazione fiscale al 36%, con limite massimo di 48.000 euro (in precedenza 50% fino a 96.000 euro nel 2024).
- Seconda casa/Altri immobili: Detrazione ridotta al 36%, con limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare (invariato rispetto al 2024).
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Requisiti e Condizioni per Beneficiare del Bonus Fotovoltaico:
- Beneficiari: Proprietari o inquilini che siano contribuenti IRPEF.
- Uso domestico: L’energia prodotta deve essere destinata esclusivamente al consumo domestico.
- Potenza: Potenza di picco dell’impianto non superiore a 20 kW.
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Spese ammissibili:
- Acquisto, installazione e spese accessorie (certificazioni o collaudi).
- Acquisto di batterie di accumulo energetico.
- Potenziamento o rinnovamento di impianti esistenti (es. aggiunta di nuovi pannelli).
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Luoghi di installazione: Tetti, balconi, facciate, garage o cantine delle unità abitative.
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Prospettive future del bonus fotovoltaico:
2024:50% (fino a 96.000 euro).
2025–2027: 36% (fino a 48.000 euro).
2028–2033: 30%.
Dal 2034: 36%.
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Superbonus Fotovoltaico al 70% per Condomìni

Il Superbonus Fotovoltaico, che nel 2024 prevede una detrazione al 70%, subirà delle modifiche significative nel 2025. Dal 1° gennaio 2025, infatti, l’agevolazione scenderà al 65%, segnando una nuova fase per gli incentivi destinati ai condomìni.
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Cosa cambia nel 2025?
- La percentuale di detrazione fiscale scenderà dal 70% al 65%.
- Rimane la necessità di collegare i lavori trainati (es. installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo) ai lavori trainanti (es. isolamento termico, sostituzione di impianti di riscaldamento o lavori antisismici).
- La detrazione non sarà più applicabile a ville, villette a schiera ed edifici unifamiliari.Â
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Lavori trainanti ammessi:
- Interventi per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, con riduzione di almeno due classi energetiche.
- Installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo, colonnine di ricarica per veicoli elettrici e abbattimento delle barriere architettoniche.
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Beneficiari:
- Condomìni.
- Persone fisiche con immobili composti da 2 a 4 unità distinte.
- ONLUS, OdV (Organizzazioni di Volontariato) e APS (Associazioni di Promozione Sociale).
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Reddito Energetico per Privati

Il Reddito Energetico è un fondo nazionale destinato alle famiglie in difficoltà economica per l'installazione di impianti fotovoltaici. Nel 2025 presenta alcune novità rilevanti.
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Cosa cambia nel 2025?
- Contributo massimo: Fino a 11.000 euro (in precedenza fino a 10.000 euro), con una quota fissa di 2.000 euro e una variabile di 1.500 euro per ogni kWp (tra 2 e 6 kWp).
- Vincoli sulla potenza: La potenza dell’impianto deve essere pari o inferiore a quella contrattualmente impegnata per il prelievo domestico.
- Gestione dell'energia: L'energia non autoconsumata deve essere ceduta al GSE, alimentando il fondo per nuovi interventi.
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Chi può beneficiarne?
- Famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro.
- Famiglie con almeno 4 figli e un ISEE inferiore a 30.000 euro.
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Condizioni per l'accesso:
- Diritto reale sull’immobile appartenente a una delle categorie catastali del gruppo A (esclusi A1, A8 e A9).
- Bolletta intestata a un membro del nucleo familiare.Â
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Scadenza:
Fondi disponibili fino al 2025, con priorità all’80% per le regioni del Sud Italia. Non cumulabile con altri bandi.
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Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e Autoconsumo Collettivo

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo per la produzione e l’utilizzo condiviso di energia, promuovendo l'autonomia energetica e l'abbattimento dei costi per i partecipanti.
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Cosa cambia nel 2025?
- Contributo a fondo perduto: Le richieste devono essere inviate entro il 31 marzo 2025, con messa in esercizio dell’impianto entro 18 mesi dalla data di concessione.
- Aumento delle tariffe incentivanti: Tariffe riallineate in base alle nuove politiche energetiche.
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Incentivi attuali:
- Tariffe incentivanti: Tra 80 e 120 euro per MWh (megawattora).
- Contributo a fondo perduto: Fino al 40% dei costi ammissibili per comuni con meno di 5.000 abitanti.
- Corrispettivo di valorizzazione: Quota fissa per ogni MWh di energia autoconsumata.Â
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Beneficiari:
- Privati cittadini.
- Piccole e medie imprese.
- Enti locali e associazioni del terzo settore.
- Istituti di ricerca.
- Condomini (gruppi di autoconsumo collettivo).
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Scadenza:
Le tariffe incentivanti restano disponibili fino al 31 dicembre 2027 o al raggiungimento di 5 GW di potenza incentivata.
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Incentivi Regionali

Oltre alle misure nazionali, diverse regioni offrono incentivi dedicati, sia per iniziative già attive dal 2024 che per nuove misure che entreranno in vigore nel 2025:
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- Friuli Venezia Giulia: Contributi a fondo perduto fino al 40% dei costi (massimo 18.000 euro) prorogati anche nel 2025.
- Emilia Romagna: Fondi per la creazione di CER.
- Toscana: Contributi a fondo perduto fino al 50% per l'installazione di impianti fotovoltaici al servizio delle imprese toscane (Programma FESR).
- Basilicata: Contributi per l’installazione di impianti residenziali in scadenza a Dicembre 2025.
- Puglia: Fondi dedicati all’incentivazione dell’installazione di impianti fotovoltaici rivolti sia ai cittadini che ad imprese ed enti pubblici.
- Veneto: Incentivi per promuovere l’energia solare e rendere più accessibile l’installazione di impianti fotovoltaici sia per privati che per imprese.
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Decreto Fer2: Nuove Frontiere per il Fotovoltaico

Il Decreto Fer2, emanato nel 2024 e con scadenza nel 2028, punta a sostenere la diffusione di impianti rinnovabili innovativi o caratterizzati da alti costi di generazione. Siamo in attesa delle regole operative, fondamentali per definire con chiarezza le modalità e i tempi di riconoscimento degli incentivi e l’accesso ai beneficiari.
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Impianti supportati:
- Biogas e biomasse.
- Solari termodinamici.
- Geotermoelettrici.
- Eolici off-shore.
- Fotovoltaici floating (di cui abbiamo già parlato in questo articolo).
- Energia mareomotrice.
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Fonti:
1. [Ministero dello Sviluppo Economico - Transizione 5.0]
2. [Gestore dei Servizi Energetici (GSE)]
3. [Agenzia Nazionale per l'Efficienza Energetica (ENEA)]
4. [Eurostat - Renewable Energy Statistics]
6. [Industria Italiana - Incentivi Sostenibilità ]
7. [E.ON Magazine - Energia Business]
8. [HDblog - Bonus Fotovoltaico]
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